Il sogno di Gigetto

Il problema di Gigetto Penelli era il suo sogno: voleva fare l'artista; voleva fare il musicista.

La sfortuna di Gigetto Penelli però, l'aveva fatto nascere in un paese molto arretrato dal punto di vista del progresso civile. Nel paese di Gigetto l'arte era considerata per lo più un hobby a cui dedicare i ritagli di tempo sottratto alla produttività economica delle ore lavorative. In realtà anche nel suo paese esistevano alcuni artisti: gli artisti integrati, come li chiamava il Penelli. Coloro che, entrati come perfette ruote dentate negli ingranaggi del sistema, avevano fatto successo e vivevano ricchi della propria arte e del denaro con essa prodotto.

La mente elastica di Gigetto Penelli suddivideva questi artisti in due categorie: i sommi poeti ed i mugnai. I primi erano i grandi e gli altri...

Poi si addormentò.

La mattina successiva la sveglia suonò alle 7.

Bagno, colazione, auto, coda, ufficio otto ore, tutto come sempre, in attesa che venga la sera, tornare a casa, cenare e mettersi al letto. E sotto la lingua quella pastiglia che fa sognare ad occhi aperti.

Eraclio Scannavacca - Poeta Visionario, Narratore e Contadino

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